Nell’ambito del progetto, finanziato con un fondo PSR regionale e realizzato grazie alla collaborazione con l’ente di formazione Cipa.At, è stato realizzato uno studio che, mediante una tecnica molecolare di isolamento e analisi di differenti regioni di DNA, chiamate microsatelliti o SSR (short sequence repeats), ha permesso di individuare dei profili genetici unici.
Tali caratteristiche strettamente correlate alle particolari condizioni di microclima e di composizione sabbiosa dei terreni della piana di Albenga in cui l’asparago violetto è coltivato, ne fanno una varietà unica al mondo, praticamente inimitabile.
Grazie a questo studio ed al processo derivato si può ora distinguere, per via scientifica, il violetto di Albenga da altri asparagi.
Da ciò discende la finalmente conquistata possibilità di testimoniare e riconoscere l’unicità del prodotto.
«Tali caratteristiche, che sono strettamente correlate alle particolari condizioni di microclima e di composizione sabbiosa dei terreni della piana di Albenga in cui l’asparago violetto è coltivato, ne fanno una varietà unica al mondo, praticamente inimitabile» afferma il team scientifico protagonista dello studio. «I suoi preziosi turioni esprimono diverse proprietà biologiche: antifungine, antimutagene, antitumorali e antivirali».
Lo studio di identificazione scientifica, realizzato in partnership fra Dna Biolab srl di Trieste e Fem2 – Ambiente di Milano, consente, da oggi in poi di promuovere, sostenere e proteggere il grande valore derivante dalle caratteristiche distintive del Violetto di Albenga.
Consente inoltre, attraverso la possibilità di analisi su altre produzioni, di tutelare l’unicità e preservare l’autenticità del prodotto da eventuali pratiche scorrette, di qualsiasi genere, che possano trarre in inganno il consumatore finale.